Da Giugno a Settembre vengono realizzati circa quaranta campi di lavoro e studio sui terreni confiscati alla mafia in: • Sicilia, • Calabria • Puglia, • Campania, • Veneto • Lombardia • Marche • Liguria • Piemonte che si svolgono secondo una modalità di formazione sul campo già ben sperimentata, con attività pratiche e attività di approfondimento teorico principalmente legate ai temi dell’antimafia e svolte attraverso incontri con testimoni privilegiati e con esponenti di associazioni che operano da lungo tempo nel settore dell’antimafia sociale, nonché momenti seminariali a cui danno il proprio contributo alcuni protagonisti delle lotte antimafia che in questi anni hanno operato nell’associazionismo, nelle istituzioni, nei movimenti, nei sindacati. Le attività concrete che i giovani intraprendono nel corso delle due settimane di durata tipo di un campo riguardano la coltivazione dei terreni, la raccolta dei prodotti, la lavorazione della vigna, stampa 3D, ecc… Si tratta di un’esperienza che nel suo complesso diventa momento fondamentale per dimostrare che, in quei luoghi costantemente mortificati e umiliati dalla mafia è possibile ricostruire una realtà sociale, economica e aggregativa fondata sulla legalità e sul rispetto della persona. Assieme ai ragazzi giovani provenienti da tutte le Regioni d’Italia, si prevede anche l’inserimento di ragazzi Il protagonismo dei volontari contribuisce alle attività di animazione territoriale fondamentale per il potenziamento delle relazioni e della rete sul territorio attraverso il racconto,la voglia di cambiare ed il sorriso dei ragazzi.