Fatima e Semin

Arci Rovigo, Accoglienti per Natura

Fatima e Semin – Arcisolidarietà Rovigo

L’Associazione Arcisolidarietà Rovigo nasce nel 2000 dalla necessità di creare un coordinamento tra individui, gruppi spontanei, associazioni e circoli che intendano promuovere iniziative e progetti comuni per diffondere e praticare una cultura della solidarietà, con particolare riferimento ai migranti, ai profughi, ai rifugiati, ai richiedenti asilo, alle vittime della guerra e dei conflitti e a tutti coloro che vedono violati i propri diritti civili ed umani.

L’obiettivo è di promuovere una cultura della solidarietà come concreta affermazione dei diritti e una cultura della responsabilità, come freno alla deriva individualista e razzista della società.

 

L’associazione, affiliata al Comitato di Arci Rovigo, è impegnata nelle seguenti attività:

  • collaborazione (con altre associazioni) ad iniziative di sensibilizzazione sui popoli oppressi, sui diritti negati, contro la guerra, di educazione alla pace e alla solidarietà;
  • incontri e progetti di formazione;
  • gestione diretta di servizi e progetti di accoglienza per i senza dimora e persone in situazione di disagio.

Ed è proprio in virtù dell’amore per la solidarietà che lo scorso novembre si decide di accogliere Fatima e Semin, due donne in fuga dall’Afghanistan arrivate in Italia grazie ai Corridoi Umanitari promossi dall’Arci – insieme ad altre organizzazioni – con il Ministero dell’Interno.

Fatima arrivava da Lecce, dove era stata accolta a fine luglio 2022, e già aveva iniziato a studiare lingua italiana frequentando corsi di animazione e di educazione linguistica.

 

Fatima: ”Sono una giornalista afghana, sono arrivata in Italia e vivo qui perché il mio paese non è più sicuro, soprattutto per le donne e per i giornalisti. Da quando sono qui ho iniziato ad andare a scuola due giorni a settimana. Nel frattempo sto cercando lavoro e una borsa di studio per continuare la mia formazione.

 

Anche Semin, proprio come Fatima, ha preso parte ai corsi di lingua italiana.

Semin: ”Anche io sono arrivata in Italia a seguito della riconquista del potere da parte dei talebani. L’Afghanistan è diventato un paese molto pericoloso soprattutto per le donne. A seguito di questi eventi sono fuggita in Pakistan e da lì ho fatto richiesta d’asilo. Se sono qui è anche grazie al Governo Italiano e all’Arci. Adesso vivo in una casa messa a disposizione da Arci Solidarietà, che ci aiuta nella vita di tutti i giorni, e continuo a studiare la lingua italiana.

 

Fatima e Semin sono state accolte in un alloggio di Arcisolidarietà, aiutate nella ricerca di un impiego e stanno diventando sempre più autonome nella vita di tutti i giorni. Per chi arriva da un paese come l’Afghanistan – con lingua e cultura differente da quella europea – raggiungere velocemente l’autonomia quotidiana non è per niente scontato.

Per questo motivo all’Arci ci impegniamo affinché tutte e tutti possano ambire a un futuro migliore e a ritrovare la serenità, perché la solidarietà non conosce confini!