Roma

Con Arci Puoi…Rinascere!

Se questo fosse un racconto per immagini, la telecamera, dall’alto, con una lunga carrellata, attraverserebbe due delle strade più trafficate di Roma, la Prenestina e la Casilina, indugerebbe un poco in questo spicchio di territorio così denso e popoloso, si fermerebbe a riprendere particolari e svelerebbe un universo nascosto.
Prendi un quartiere che negli ultimi quindici anni è stato laboratorio e crocevia della controproposta culturale. Prendi due grandi arterie che dividono il quadrante est di questa enorme città. A questi, unisci due dei posti più singolari, storti, rumorosi e innovativi di Roma e una scuola di musica, che esplora tutte le regioni del mondo per restituire una formazione eclettica che non conosca confini territoriali. Basterà, ora, aggiungere i nomi dei luoghi di cui vogliamo raccontare la storia: Trenta Formiche, Fanfulla 5/a e Arci Pianeta Sonoro.
L’unico fattore che sembrerebbe mancare, arrivati fin qui, sarebbe un incidente scatenante, qualcosa che cambi totalmente la situazione preesistente.
Coinvolgere l’immaginazione sarebbe inutilmente dispendioso, in questo caso basterà attenersi alla realtà.
Marzo 2020: il mondo intero viene paralizzato dalla pandemia.
Tutte le attività artistiche e culturali vengono interrotte. Il presupposto fondante della socialità da sempre promossa da Arci viene spezzato e ogni singolo Circolo si ritrova, da un giorno all’altro, a dover chiudere le porte dei propri spazi.
Accade però qualcosa di inaspettato: i circoli Arci, proprio non ne vogliono sapere di incrociare le braccia.
Germogliano così una serie di iniziative, diverse ma affini per volontà di resistenza e colme di necessità di mantenere viva una relazione reale con il circostante.
Il Fanfulla 5/a si trasforma in un presidio radiofonico permanente con un ricco palinsesto che offre numerosi programmi che passano dal cinema alla letteratura, dalle selezioni musicali alle diverse rubriche. Tutto in tono assolutamente personale con lo scopo di far echeggiare la propria voce con Trasmissione da Roma Est.
Il Trenta Formiche e Arci Pianeta Sonoro hanno invece un’altra idea. Intercettano un numero di supermercati di zona e organizzano una raccolta alimentare indirizzata alle famiglie del quartiere in difficoltà economica.

La spesa sospesa è soltanto il primo seme di un’esperienza che si capillarizza e coinvolge un gran numero di circoli, volontari, associazioni, ristoranti e spazi autogestiti. La richiesta poi si estende a chiunque voglia donare coperte, vestiti, beni di prima necessità e cibo da destinare ai senza fissa dimora che si moltiplicavano per le strade svuotate della capitale.
Nasce il progetto Akkittate (voluto e coordinato da Arci Pianeta Sonoro) che non cambia però soltanto l’apparente, originaria vocazione degli spazi, ma ne modifica e stravolge l’assetto pratico.
È così che tutti i circoli Arci di Roma reinventano il loro ruolo, allargando il loro agire su tutto il territorio, sostenendosi a vicenda nelle iniziative di aiuto e mutualismo intraprese diventando collante di un sentire comune.
Ed ecco le sale, che ospitarono sudici concerti underground, trasformarsi in magazzini della cooperazione per raccogliere, smistare, organizzare le azioni di mutuo soccorso, diventare rifugi per i senza tetto, affermando la propria identità di dissidenti con risposte concrete a problemi comuni e insoluti.


Nel bel mezzo di una crisi, questa la risposta, questa la differenza.


La parola CRISI, nell’utilizzo comune, ignora il valore etimologico positivo: quello della riflessione, della valutazione, del discernimento, un presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo.


Devolvi il tuo 2×1000 e 5×1000 ad Arci, scrivi il codice fiscale 97054400581 e firma per rinascere!