Cafè de La Paix

Con Arci Puoi…sentirti a casa!

“Mi chiamo Francesca ho 31 anni e sono di Trento. Sono entrata nel mondo dell’Arci come lavoratrice da un paio di mesi, assunta ufficialmente come Portinaia della Portineria de la Paix, un nuovo progetto sociale nella mia città, gestito da Aps Dulcamara. La Portineria prende vita dentro il Circolo Arci Cafè de la Paix, luogo che spesso negli anni ho frequentato, sentendomi sempre come a casa..

A Trento la socialità è spesso relegata alla classica bevuta al bar, al Cafè de la Paix ho sempre trovato una realtà diversa: l’idea di Circolo come socialità alternativa, come spazio di tuttə dove non solo divertirsi, ma creare legami e ideare proposte.
L’obiettivo del Cafè de la Paix è migliorare il capitale culturale e sociale della città, grazie alla realizzazione di attività e iniziative a carattere culturale, nel tentativo di offrire risposte concrete ai diversi bisogni legati della comunità, anche grazie alle numerose relazioni strette negli anni con l’associazionismo locale.

Il progetto Portineria de la Paix vuole rispondere al complesso problema dell’insicurezza e del degrado, con pratiche culturali, artistiche, educative e di welfare per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale. Siamo partitə dal ripensamento dello spazio fisico del Cafè de la Paix per renderlo uno spazio culturale accessibile a tuttə e in cui ci si possa facilmente riconoscere, con l’obiettivo dello sviluppo della comunità, dell’attivazione delle risorse presenti nel quartiere e della riqualificazione degli spazi nei quali vive il Circolo. Tutto questo la portineria lo fa principalmente attivando relazioni con i vicini, con le associazioni e istituzioni del territorio, con socə del Circolo. L’ascolto è una delle principali attività della portineria o meglio della portinaia (che sono io!), questo luogo è uno spazio di scambio umano, le persone entrano per chiedere aiuto, indicazioni, supporto, collaborazioni e io e il team del Circolo ci attiviamo per dare risposta ai loro bisogni.

Come una vera portineria di palazzo, la Portineria offre dei servizi base, come il ritiro dei pacchi e della posta e la custodia di chiavi ed oggetti.

Altri servizi che proporremo per andare incontro alle esigenze emergenti della cittadinanza, soprattutto in questo periodo pandemico, saranno:

Uno sportello di digitalizzazione per anziani;

Un orto urbano;

Uno spazio di coworking;

Una banca del tempo per l’attivazione dei volontari sparsi per il quartiere;

Uno spazio di bookcrossing;

Un punto di smistamento di alcuni Gruppi d’Acquisto Solidale (GAS) e molto altro.

 

Da molti anni mancavo dalla città, perché ho sempre lavorato fuori e ora questa opportunità mi permette di tornare ad essere soggetto attivo e partecipe della rete sociale e cittadina del mio territorio e di mettermi in prima linea con le persone che lo vivono come me.

Le cose che mi piacciono di più del mio nuovo lavoro sono lə colleghə, lo spazio del circolo, che con il suo stile vintage mi accende la fantasia, la relazione con le persone, sia quelle che passano per trovare me e fare delle chiacchiere, sia chi si avvicina per curiosità, per lavoro, per bisogno o per caso, perché mi fanno sentire utile. Mi sento privilegiata perché questo luogo mi permette di divenire un’osservatrice sul quartiere, sul via vai fuori dal circolo, sui vicini e i loro movimenti, su una città che si snoda anche all’interno di questo piccolo passaggio.”

 

Devolvi il tuo 2×1000 e 5×1000 ad Arci, scrivi il codice fiscale 97054400581 e firma per sentirti a casa!