NOVATERRA

Un programma per lo sviluppo di una agricoltura sostenibile.

Su un terreno di 1000m2 per applicare i metodi dell’agricoltura biologica e biodinamiciae per lo sviluppo di una low-carbon-farm.

8 parcelle di terreno uguali da destinare all’esperienza di coworking.

 

Ambito:

Agricoltura sociale

Referente:

Claudio Pattara / Abruzzo

Pagina facebook:

https://www.facebook.com/Nova-Terra-191531481227450/

 

Il progetto vuole formare e informare le persone sulle buone prassi per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Beneficia di mille metri quadrati di terreno coltivabile su cui applicare i principi di un’agricoltura condotta con metodi biologici e biodinamici. Prevede inoltre, per lo sviluppo di una low carbon farm, 8 porzioni di terreno uguali da destinare alle attività di cooworking.  In una costruzione di circa 150 metri quadrati possono invece riunirsi persone e  soci, e possono essere riposti gli attrezzi necessari al lavoro nei campi. Sono previste lezioni da parte di docenti qualificati. Ci sono due tipologie di ambienti orticoli: uno destinato all’orto sociale e uno destinato all’esperienza di cooworking agricolo. Nel primo, tutti i beneficiari potranno dedicarsi alle pratiche agricole nel rispetto della natura e i prodotti verranno suddivisi in  base a un criterio di proporzionalità col lavoro svolto. Nel secondo, il coworker, che potrà scegliere liberamente i prodotti da coltivare, può tenerli per sé o cederli allo spaccio aziendale generando crediti spendibili per le attività dell’associazione.

L’iniziativa è centro di eccellenza per il concetto di orto sociale e cooworking agricolo a livello locale.

“Nel 2008 insieme ai miei genitori mi sono trasferito da Pescara centro verso quello che credevo potesse essere il mio futuro. Per diversi anni il paesaggio incantevole della Bella Addormentata ha fatto da cornice ad una vita passata a lavorare in centro città e presso le imprese. Tutto è poi cominciato nel 2013, quando insieme ad altri amici abbiamo deciso di usare la terra non solo per produrre grano duro… ma come momento di condivisione, di aggregazione e scambio di vita. In quel momento è nato l’ORTO. L’esperienza è stata fantastica, e ci ha regalato dei momenti indimenticabili, come le cene fatte al tramonto direttamente al margine dell’orto, la raccolta delle verdure della domenica, le varie feste in cui tutti i piatti erano fatti con i prodotti raccolti nell’orto. L’esperienza è stata ripetuta anche l’anno successivo con stessi magnifici risultati. Dopo un anno di stop dovuto a motivi di lavoro, abbiamo capito che l’ORTO poteva diventare qualcosa di più che un semplice luogo ricreativo e perciò abbiamo deciso di fondare un associazione che ne riprendesse gli ideali iniziali e li strutturasse migliorandoli.”